In momenti di dolore e ingiustizia, anche le parole più semplici possono diventare potenti.
Questo testo, scritto nel nostro dialetto, nasce dal cuore e vuole essere un messaggio di solidarietà verso il popolo di Gaza, che da troppo tempo vive sotto il peso della guerra e della sofferenza.
Usare il dialetto è un modo per esprimere vicinanza autentica, come si farebbe tra persone che si conoscono da sempre. È la voce della gente comune, quella che non ha potere ma ha ancora voce, sentimento e umanità.
Perché davanti al dolore non servono confini, ma solo mani che si tendono.